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Discorsi ai bambini di Thich Nhat Hanh

Discorsi ai bambini e al bambino interiore è un libro meraviglioso che contiene alcuni discorsi del maestro Thich Nhat Hanh.

La prima parte raccoglie i discorsi rivolti ai bambini. Thay era solito dedicare sempre la prima mezz’ora di insegnamenti ai bambini presenti in sala a Plum Village, per poi invitarli ad uscire a giocare o riflettere sui temi affrontati. La seconda parte è dedicata in particolare ai genitori e quindi a ciacuno di noi (ognuno infatti è genitore del proprio bambino interiore). La terza e utlima parte raccoglie delle pratiche.

Il potere di trasformazione dei libri di Thay
Per prima cosa c’è da dire che leggere Thay trasforma magicamente ogni stato mentale in uno di calma e risonanza e il motivo è che le sue parole entrano in contattato con le nostre inclinazioni di cura e amorevolezza (magari in quel momento sopite) risvegliandole.
Thay invita bambini e adulti a coltivare la pace in loro stessi e nelle relazioni. Nella semplicità e delicatezza delle idee che suggerisce, è rivoluzionario.

La stanza del respiro
Ad esempio invita bambini e genitori a predisporre nella propria casa una “stanza del respiro, uno spazio semplice da arredare con dei cuscini, un tavolino per sistemare dei fiori, dove rifugiarsi dalle aggressioni, rumori, rabbia, dolore e dove poter stare in pace, coltivando la presenza mentale. Quando si entra nella stanza del respiro, lo si fa camminando in consapevolezza e sorridendo, perché ci rendiamo conto di essere fortunati di avere un luogo dove dedicarci a noi stessi. Qui nessuno può raggiungerci per gridarci o rimproverarci, perché è un luogo di pace, dove godiamo di una specie di immunità diplomatica.

Caro/a, sono qui per te
Thay ci insegna quanto sia preziosa la nostra presenza per le persone che ci stanno vicine, la cosa più preziosa che abbiamo da offrire. E ci ricorda di sedere accanto ai nostri figli senza nessun progetto o impegno in testa, con tutto il nostro essere. Possiamo dire: “Caro/a, sono qui per te”. Stare seduti, deponendo le nostre preoccupazioni e occupazioni, questo basta per essere felici e rendere felice l’altro. In effetti è quello che fanno le persone che vanno a Plum Village, la comunità di Thay in Francia, sedere e sentire di essere vivi.

Insegnare con i racconti
Nel libro ci sono molti racconti della tradizione vietnamita che aiutano i bambini a riflettere sull’importanza di usare la parola gentile e di riconoscere le nostre percezioni erronee mentre guardiamo la realtà. Racconti che fanno riflettere piccoli e grandi, insegnando in modo semplice come prenderci cura della nostra gioia e trasformare la sofferenza che è in noi.

Semi positivi e negativi
In ognuno di noi ci sono vari semi di gioia, felicità, amore ma anche di gelosia, tristezza, rabbia. Dobbiamo imparare, dice Thay, ad annaffiare i nostri semi positivi affinchè crescano sempre di più e smettere di alimentare i semi negativi, che ci procurano sofferenza.

Thay parla anche di compassione e di come questa ci aiuti nei momenti in cui soffriamo per aver subito un’ingiustizia.

Non cercate di sopportare, non sopprimete la vostra sofferenza, praticate soltanto per far sì che il vostro cuore si espanda come il fiume e allora non dovete sopportare niente, non ci sarà bisogno di soffrire.

Thich Nhat Hanh

Thay ci esorta a visitare il nostro cuore ogni giorno, toccarlo e chiedere: “Cuore mio, mio caro, sei cresciuto un po’ di più, stanotte?”.

Ogni volta che passiamo qualche pagina in compagnia di Thay ci sentiamo nutriti in profondità e sentiamodi esserci presi davvero cura di noi.

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